Counseling
COUNSELING, inteso come collaborazione col cliente su temi incentrati sulla scoperta di aspetti non spesso considerati di sé, e del proprio mondo affettivo, in relazione al mondo lavorativo.
L’Intervento consulenziale
Il Counseling è una forma di intervento consulenziale volto al benessere della persona, da cui ne consegue un miglioramento della prestazione individuale e organizzativa.
Il Counseling è un processo che offre al cliente l’opportunità di andare in maggiore profondità nella comprensione dei fatti lavorativi che creano malessere, attraverso una riflessione personale complessiva. Il metodo usato è il dialogo riflessivo attraverso il quale il cliente è capace di dare un senso nuovo ai suoi problemi e prendere le giuste decisioni per risolverli. L’esplorazione di aspetti non conosciuti, o dei quali le persone possono essere in parte o del tutto inconsapevoli, è una scoperta che permette alle persone di impossessarsi di aspetti significativi che motivano a cambiamenti sostenibili e duraturi. La sostenibilità significa attivazione di processi che le persone, in quanto professionisti, sono capaci di usare sia in termini di abilità, che di autorità. In questo senso l’applicazione dei benefici è sempre per la persona ed anche per l’azienda. Infatti, Il ruolo del consulente è di rafforzare la coesistenza fra individuo e organizzazione. Il counselor non interviene al posto del suo cliente e non ne ricopre le responsabilità decisionali.
Nei dialoghi il counselor usa sé stesso come strumento di ascolto delle problematiche poste dal suo cliente per aiutarlo a scoprire cose a lui sconosciute o delle quali non ha consapevolezza. Le capacità del counselor si basano su un insieme di conoscenze necessarie per affrontare le diverse situazioni, sia del sistema organizzativo, sia della persona, inoltre sulla sua chiarezza analitica delle relazioni di causa-effetto, e sulla sua capacità comunicativa. Per fare questo in modo soddisfacente, il Counselor si avvale di un supervisore che lo aiuta nel mantenere una elevata autoconsapevolezza. Usando una metafora musicale, il Counselor può creare armonia nelle persone solo se egli è uno strumento accordato.
Vivere famiglia e lavoro come sistemi inclusivi
La famiglia (sistema aggregato di legami affettivi) e l’azienda rappresentano due sistemi interdipendenti e correlati, ma con valori e comportamenti potenzialmente confliggenti. Si possono contemplare due insiemi differenti di paradigmi: la famiglia è guidata da emozioni, bisogni individuali di autorealizzazione e affiliazione, mentre l’azienda è guidata da performance, risultati e raggiungimento degli obiettivi di business. La polarizzazione dei due opposti può creare dilemmi in particolare nei business famigliari dove le prospettive coesistono intrinsecamente, ma anche in altri contesti nei quali leaders e professionals possono subire pressioni e tensioni derivanti della coesistenza di termini contradditori. La capacità di includere opposti è parte degli interventi di Counseling che trattano temi come quelli sottoelencati:
- Cosa porto di me e dei miei affetti al lavoro? In che misura i miei aspetti personali collimano con l’organizzazione? La mia autoconsapevolezza è uguale in entrambi i casi?
- Come gestire le situazioni in cui le persone al lavoro si atteggiano a ruoli familiari (ad es. genitore o figlio) invece di vivere i loro ruoli organizzativi?
- In che misura i conflitti lavorativi influenzano la mia vita famigliare, e viceversa? Ad es. i conflitti intergenerazionali sono differenti al lavoro e in famiglia?
- Come si prendono decisioni strategiche nei business famigliari? È più una decisione famigliare o di business?
- Che genere di leader sono a casa e al lavoro? Cosa c’entra la famiglia nelle mie interazioni con le persone al lavoro?
- Che influenza ha la mia famiglia su di me in quanto leader?
Identità professionale, prospettive di lavoro e transizioni di carriera
Le transizioni di carriera non possono essere sempre pianificate tempestivamente, e cambiamenti possono apparire all’improvviso. Così le persone si trovano ad affrontare stati emozionali dovuti alle incertezze createsi. Le persone si pongono domande sulla propria identità, sugli sbocchi più adeguati, e sui modi per reinventarsi ed avere successo. Ogni persona può scoprire l’intero bagaglio di possibilità di cui è dotata la sua ricchezza interiore, tuttavia non può evitare lo sforzo e la fatica che il processo di cambiamento per riconfigurare il proprio futuro professionale comporta. Il Counseling aiuta a procedere con successo alla comprensione di sé rispetto alla propria identità professionale e a gestire adeguatamente difficili domande quali:
- Dove voglio indirizzare il mio cambiamento? Verso i miei ideali e le mie passioni o semplicemente lontano da ciò che voglio lasciare?
- Come posso fare la scelta giusta senza ricadere negli errori del passato?
- Cosa voglio diventare veramente? Cosa penso che voglio dal futuro?
- E’ difficile sapere cosa è per me l’essenziale.
- Sento che non so muovermi perché non so dove andare esattamente.
- Dopo un lungo periodo di stabilità sento il bisogno di un cambiamento, ma non riesco a staccarmi dal mio attuale lavoro. Come procedo?
- Mi pongo la domanda se tutto ciò che ho fatto nel lavoro abbia veramente senso.
- Sono ancora in tempo per completare il mio percorso professionale con un importante successo personale, o è troppo tardi?
360° e 720° feedback
Divenire leader migliori significa sapere chi si è e chi si vuole essere; solo in seguito si può servire come leaders per altri, perché non ci sono leaders senza seguaci. Guardarsi allo specchio è ricerca di ispirazione e motivazione intrinseca che permette di descriverci come persona, prima, e poi come leader. Il 360° e 720° feedback aiuta ad incrementare la propria intelligenza emozionale, ovvero riconoscere le emozioni, comprenderne l’origine e gestirne l’esito. È utile anche per riconoscere le emozioni altrui, aumentare la propria empatia e gestire le relazioni con rispetto e fairness. I feedback aiutano a scoprire parti non conosciute o ignorate di noi stessi. Di seguito alcuni esempi:
- Che effetto ho sulle altre persone al lavoro?
- Cosa non so di non sapere di me?
- Cosa pensano le persone a me care dei miei comportamenti o atteggiamenti? Come influisce ciò sul mio lavoro o sulle mie aspirazioni professionali?
- Quali modelli di comportamento continuo a ripetere nella mia vita professionale di cui non sono consapevole o che sottovaluto?
- Cosa mi dà il più grande senso di gioia, ispirazione ed emozione?
- Cosa mi fa invece diventare triste o arrabbiato?
- Cosa mi disturba o mi irrita nella relazione con altre persone? Cosa posso cambiare? Come?
- Cosa provo ascoltando il feedback su di me? Cosa proveranno gli altri rispetto al mio feedback su di loro?
- Quali persone mi irritano, quali invece mi appassionano? Perché esattamente, e cosa comporta?
- Le persone che lavorano con me, o per me, mi apprezzano? E io loro?
- Le persone che lavorano con me, o per me, hanno fiducia in me? E io in loro?
Work-Life Balance
I cambiamenti nel mondo del lavoro sollecitano in continuazione le attitudini e le capacità di molte persone che non si ritrovano più in ciò che fanno. Nuovi modelli organizzativi, manageriali e tecnologici incidono sulla flessibilità, sui confini delle responsabilità richieste, sulle reti interpersonali, sulla gestione dei propri spazi e tempi, sulle proprie capacità come essere umano nel suo complesso. L’approccio consulenziale consente di aiutare le persone afflitte da queste problematiche in un modo inclusivo che comprende valori e convinzioni, responsabilità proprie e manageriali, l’organizzazione del lavoro, le risorse aziendali e quelle personali. Inoltre consente di allargare lo spettro delle competenze manageriali agli aspetti di salute e benessere per una gestione sostenibile del capitale umano. Le attività di Counseling permettono di:
- Contrastare eventi avversi e situazioni di stress senza sviluppare sintomi fisici o emozionali avversi per il benessere personale.
- Avere la capacità di scegliere il corso delle proprie azioni per gestire lo stress.
- Trovare una disposizione ottimistica verso nuove esperienze e il cambiamento in generale.
- Riconoscere quando si è in funzione di controllo e si è capaci di tenere la pressione.
- Disporre di un repertorio di risposte utile alle diverse situazioni lavorative che mettono in difficoltà.
- Sapere riconoscere e distinguere i diversi segnali di stress e la loro pericolosità.
- Sapere intervenire usando risposte commisurate allo stadio di pericolo della situazione.
- Interventi composti e calmi sapendo prendere il controllo dei problemi uno ad uno.
- Accrescere la resilienza per disporre della capacità di lavorare sotto pressione, in modo flessibile, plastico e forte.